La parola chiave è formazione: di insegnanti, genitori e soprattutto dei medici e del personale sanitario. È questo l’obiettivo che si pone il provider Ecm 2506 Sanità in-Formazione, in partnership con Consulcesi Club, che ha realizzato il corso Fad (Formazione a distanza) dal titolo ‘Le nuove dipendenze: internet e il gioco d’azzardo patologico‘, on line gratuitamente sul sito www.corsi-ecm-fad.it. Il nuovo titolo si va ad aggiungere al già vasto catalogo a disposizione del personale medico, composto da 120 corsi che consentono di rispettare l’obbligo Ecm comodamente da casa propria attraverso un’innovativa metodologia didattica che coniuga attualità e rigore scientifico.
Di seguito quindi le 8 tipologie di cyberbullismo e i 5 segnali per riconoscere i teppisti online, stilati da Stefano Lagona:
– Flaming: messaggi on line violenti e volgari che hanno lo scopo di suscitare liti e battaglie verbali in un sistema informatico;
– Molestie (harassment): spedizione continuativa di messaggi volgari o di insulto volti a irritare e ferire psicologicamente la vittima;
– Denigrazione: messaggi che hanno lo scopo di danneggiare la reputazione della vittima;
– Sostituzione di persona (impersonation): il molestatore maschera la propria identità facendosi credere un’altra persona per utilizzare un profilo neutro e sferrare altri attacchi o reperire informazioni;
– Rivelazioni (exposure): il molestatore pubblica informazioni private o imbarazzanti riguardanti la vittima per metterla in cattiva luce o per farla vergognare;
– Inganno (trickery): ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate;
– Esclusione: il molestatore riesce ad escludere la vittima da un gruppo on line per emarginarla;
– Cyberstalking: il molestatore invia ripetutamente aggressioni e denigrazioni minacciose mirate a incutere paura nella vittima.
Quindi, i 5 segnali per riconoscere un cyberbullo:
– Aggressività (quale modalità di relazione con gli altri);
– Impulsività (associata all’incapacità di autocontrollo e riscontrabile nelle esperienze di prevaricazione sugli altri);
– Scarsa tolleranza alle frustrazioni e alle regole;
– Mancanza di empatia (che impedisce di comprendere sentimenti ed emozioni di chi subisce i suoi comportamenti);
– Mancanza di sensi di colpa rispetto alle proprie azioni.
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