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giovedì 17 giugno 2010

Siti porno, così intrappolano gli utenti. E li frodano, distruggendo i computer


I siti porno sono una vera calamita per gli uomini, e questo non è nuovo. Ma molto spesso i navigatori “hard” finiscono in una vera e propria tela di ragno da cui fanno fatica ad uscire, con rischi che vanno dalla limitazione alla libertà personale alla privacy. I siti specializzati, infatti, hanno adottato un metodo cyber-criminale per mantenere inchiodati gli utenti e intrappolarli nelle pagine web, senza che questi possano uscirne prima di tre o quattro click. Le “vittime” diventano così anche facili prede di hacker professionisti che utilizzano quel tempo per per raccogliere i dati dell’utente e cercare di frodarlo. A lanciare l’allarme è uno studio condotto ad hoc sul mondo dei siti porno dal dottor Gilbert Wondracek, esperto di sicurezza informatica dell’International Secure Systems Lab. Le analisi effettuate hanno mostrato che molte pagine web ospitano i cosiddetti malware, dei software creati appositamente per danneggiare i computer, e che adottano tecniche illegali con un solo scopo: racimolare più denaro possibile dalle tasche dei visitatori curiosi. I siti internet a carattere pornografico, secondo la ricerca, sono il 12%. Non è possibile distinguere tra quelli “buoni” e quelli “cattivi”: l’unica differenza sta nel fatto che sono gratuiti o a pagamento. Il 90% dei 35mila domini analizzati nella ricerca sono gratis ma questi, solitamente, ricevono materiale dai siti a pagamento che in questo modo alimentano il traffico e aumentano le entrate derivanti dalla pubblicità. Un sistema perfetto ma pericoloso: il 3,23% di questi siti è risultato avere al suo interno delle trappole informatiche come adware, spyware e virus e quasi tutti adottano tecniche illegali per tenere i visitatori “intrappolati” alla pagina. Un vero e proprio “traffico dei click” che, secondo Wondracek, è l’unica vera fonte di guadagno per chi offre materiale gratuito. Come può fare, allora, un utente hard a navigare in maniera sicura sui siti porno? Wondracek consiglia di aggiornare continuamente i programmi di sicurezza e utilizzare i sistemi di “navigazione sicura” consigliati dagli esperti. Questo, fino ad oggi è l’unico rimedio. Sempre se, tornando indietro di qualche anno, non si torni al vecchio ma sicuro dvd.

3 commenti:

  1. trovo assurdo che la maggior parte dei siti porno possano essere a disposizione di tutti, bambini e minorenni compresi. Quasi ne ignoravo l'esistenza finché non mi sono reso conto che numerosissimi ragazzini se ne servono per autoerotismo dannoso. Sto conducendo un'indagine approfondita in merito, vincendo una certa ripugnanza davanti a certe "visioni" dannose per lapsiche e - credo - anche il fisico di tanti giovanissimi. Intendo andare a fondo su quest'argomento. Charles.

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  2. Confermo, dalle mie parti c'e' un'epidemia di cecita', per fortuna il parroco tramite le confessioni e' venuto a sapere di questi siti porno che stanno distruggendo i nostri giovani.
    Frank

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  3. Il problema è di rilevanza sociale poiché la visione spasmodica di questi video devia la normale curiosità erotica dell'adolescente a caccia di emozioni sessuali. Ciò dipende anche dall'ipermultimedialità delle relazioni tra pari e in generale dall'uso sconsiderato del web. Non c'è niente di male a stimolare l'autoerotismo... ma dipende come lo si fa oovviamente !

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